LA PROGRAMMAZIONE

La fase di programmazione delle attività didattiche è accuratamente studiata e periodicamente aggiornata attraverso incontri strutturati tra educatrici, pedagogista e coordinatrice del nido.
Durante questi incontri, oltre alla programmazione delle attività ed alla discussione degli obiettivi che si vogliono raggiungere per ciascun bambino, si considerano anche i risultati raggiunti e le eventuali difficoltà riscontrate, sempre nell’ottica del rispetto dei tempi di ognuno.

LE ATTIVITA’ DIDATTICHE

Tutte le attività didattiche hanno carattere ludico e devono tener conto delle capacità collettive ed individuali.
a) GIOCHI-MOTORI
Tendono alla conoscenza graduale del proprio corpo sviluppando le capacità motorie (gattonare, camminare, correre, saltare, scendere, salire, arrampicarsi, stare in equilibrio, andare indietro ecc…).
Per le attività motorie vengono utilizzati tappeti, strutture in legno e in plastica: sono svolte nell’aula gioco. Vengono realizzate individualmente o in piccoli gruppi, sotto la guida di una o più educatrici.
Psicomotricità: consiste in: giochi, attività libera (osservata) e guidata, percorsi motori, giochi simbolici e drammatizzazione, coordinazione, equilibrio e respirazione, con l’obiettivo di consolidare la scoperta e la conoscenza del proprio corpo e di favorire l’interazione e la socializzazione tra bambini e tra bambini-educatori.
I bambini hanno a disposizione vari materiali naturali e non come: stoffa, carta ruvida o morbida, legumi o pasta, palle di forma e colore differenti, cerchi, corde, tubi, ecc.
b) GIOCHI PER COMUNICARE
Attività linguistiche: Hanno per obiettivo lo sviluppo del linguaggio e della conoscenza di persone, cose, ambienti.
Filastrocche, canzoncine, piccole storie sviluppano il senso del ritmo, la memoria, la socializzazione, oltre ai concetti spazio-temporali.
Vengono utilizzati cd, album, libri, recitazione.
c) GIOCHI PER MANIPOLARE
Attività manuali e percettive: Hanno lo scopo di: di sviluppare la sensibilità tattile e la motricità fine,di insegnare a modellare forme semplici e di far apprendere il concetto dentro-fuori, di quantità, di trasformazione della materia ( ad esempio mescolando acqua e farina).
I materiali usati sono molteplici: didò, pongo, sabbia, carta, farina, pastina, ecc… Tazzine, colini, imbuti, secchielli, ciotoline serviranno invece a riempire, svuotare, travasare.
d) GIOCHI FIGURATIVI
Attività manuali e percettive: Attraverso le attività pittoriche si vogliono raggiungere diversi obiettivi, quali: insegnare l’uso del pennarello e l’utilizzazione del foglio, far apprendere la differenza dei colori, insegnare i concetti di base sopra-sotto, dentro-fuori, vicino-lontano.
Vengono solitamente utilizzati diversi materiali: pennarelli, pastelli a cera, colori a dita, fogli di varie dimensioni (preferibilmente grandi), cartoni, spugne, timbri.
I disegni possono essere liberi, con fogli e pennarelli oppure si possono colorare oggetti,
palloncini, figure.
Anche le attività di collage possono essere inserite fra le attività pittoriche e di manipolazione e necessitano di un’assistenza particolare da parte delle educatrici.
e) GIOCHI DA INCASTRO
Attività manuali e percettive: Sono strettamente collegati allo sviluppo delle capacità spazio-temporali e della coordinazione oculo-manuale. A questi giochi partecipano piccoli gruppi di bambini, seduti vicino ai tavolini, o su un tappeto, che delimita l’angolo delle costruzioni.
f) GIOCO LIBERO
Attività sociali: E’ la massima espressione spontanea del bambino che sviluppa la creatività e la ricerca di sé, e favorisce la socializzazione fra bambini. E’ compito delle educatrici dare al bambino la massima libertà di esplorazione dell’ambiente, oppure indirizzarlo verso attività più specifiche, come, ad esempio: giochi euristici (esplorazione e scoperta di oggetti di uso comune), giochi di costruzione (cubi, puzzle, incastri…), e giochi simbolici (travestimenti, an golo della casa…).
g) GIOCO SIMBOLICO
Attività sociali: Sono giochi molto divertenti che permettono ai bambini di riprodurre personaggi/situazioni tratti dalla loro esperienza e dalla loro vita quotidiana (verrà imitata l’attività del papà, della mamma, dei nonni, dei fratelli, delle educatrici…). In questo modo, il bambino allarga il proprio campo di azione e di conoscenza, esprimendo principalmente il proprio bisogno di conoscere e di adattarsi al mondo.Vengono usati cappelli, borse, abbigliamento di vario genere, bambole, peluches, pentole di varie misure e grandezze…
h) ATTIVITA’ DI NATURA
Durante l’anno verranno raccolti materiali relativi alle attività di conoscenza dei ritmi della natura, dei fenomeni ambientali e del ciclo vitale.
Gli obiettivi sono: portare il bambino ad identificare e chiamare con il proprio nome fenomeni naturali ed atmosferici, il saper osservare e comprendere elementi particolari delle stagioni, come cambia la natura e come ci si veste in base alle condizioni atmosferiche.
Verrà utilizzato materiale che esiste in natura (pigne, frutta, foglie…) ma anche tecniche pittoriche e di rappresentazione.
i) ATTIVITA’ MUSICALI
Il mondo dei suoni è, per il bambino, un’esperienza sensoriale ricca di significati che
investono l’asse emotivo.
Queste attività aiuteranno il bambino a dare sfogo ai suoi vissuti emotivi e a sviluppare abilità ritmiche e sonore.
Vengono utilizzati: strumenti musicali, oggetti che producono suoni…